Ludwig van Beethoven
An die ferne Geliebte (All'amata lontana) op. 98 n.1-6
Auf dem Hügel sitz ich spähend (Sul sommo del colle, seduto, vo scrutando)
Wo die Berge so blau (Dove, azzurre, le montagne)
Leichte Segler in den Höhen (Leggeri rondoni alti in cielo)
Diese Wolken in den Höhen (A queste nuvole alte in cielo)
Es kehret der Maien, es blühet die Au (Riede maggio, fiorisce il prato)
Nimm sie hin denn, diese Lieder (Accogli deh i miei canti)
Franz Schubert
Schwanengesang (Canto del cigno) D. 957
Liebesbotschaft (Messaggio d'amore)
Kriegers Ahnung (Il presagio del guerriero)
Frühlingssehnsucht (Nostalgia di primavera)
Ständchen (Serenata)
Aufenthalt (Sosta)
Herbst (Autunno) D. 945
In der Ferne (In lontananza)
Abschied (Commiato)
Der Atlas (Atlante)
Ihr Bild (La sua immagine)
Das Fischermädchen (La fanciulla pescatrice)
Die Stadt (La città)
Am Meer (Al mare)
Der Doppelgänger (Il sosia)
Il celebre baritono tedesco Matthias Goerne interpreta due delle pagine più celebri e romantiche del repertorio per voce e pianoforte: All’amata lontana di Ludwig van Beethoven e Il canto del cigno di Franz Schubert.
Acclamato per il calore del suo timbro, la fluidità del canto e la profondità delle sue interpretazioni, Matthias Goerne è regolarmente inviato dai festival e dalle sale da concerto più prestigiose del mondo e collabora con orchestre e direttori illustri come Gergiev, Maazel, Ozawa e Rattle. È invitato dai più importanti teatri d’opera del mondo, come la Royal Opera House di Londra, l’Opéra di Parigi, la Staatsoper di Vienna e il Metropolitan di New York. Ha registrato diversi album che hanno ottenuto importanti riconoscimenti e attualmente è impegnato nella registrazione di una collana di undici CD dedicati ai Lieder di Schubert (The Goerne/Schubert Edition) per l’etichetta discografica Harmonia Mundi.
A Ferrara, accompagnato dal pianista Alexander Schmalcz, Goerne inaugura il ciclo di concerti dedicati ai grandi cicli liederistici di Franz Schubert con Schwanengesang, il Canto del cigno, ultimo capolavoro del grande compositore viennese che lo scrisse nell’anno della sua morte, il 1828. Le liriche, composte su poesie di Ludwig Rellstab e del sommo poeta tedesco Heinrich Heine, esprimono con grande intensità e finezza la potenza dell’amore e la disperazione e nostalgia che seguono la sua fine. Anche in An die ferne Geliebte, l’Amata lontana, il più ambizioso contributo beethoveniano alla letteratura liederistica, domina il sentimento della nostalgia. Il celebre ciclo di sei Lieder fu composto da Beethoven nel 1816 su poesie di Alois Jeitteles. I Lieder esprimono momenti di rimpianto nostalgico e vagheggiamento per una misteriosa donna amata e lontana, la cui immagine è contemplata attraverso lo schermo della natura e sulla cui vera identità i biografi di Beethoven hanno fatto diverse ipotesi, senza mai risolvere il mistero.