LUDWIG VAN BEETHOVEN (Bonn 1770 – Vienna 1827)
Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in do maggiore op. 15
Allegro con brio
Largo
Rondò: Allegro scherzando
FELIX MENDELSSOHN BARTHOLDY (Amburgo 1809 – Lipsia 1847)
Sinfonia n. 3 in la minore op. 56 “Scozzese”
Introduzione. Andante con moto - Allegro un poco agitato
Scherzo. Vivace non troppo
Adagio cantabile
Finale guerriero. Allegro vivacissimo - Allegro maestoso assai
In occasione della residenza primaverile a Ferrara della Mahler Chamber Orchestra, anche quest’anno Claudio Abbado sale sul podio della brillante orchestra internazionale accompagnato da una solista d’eccezione, la pianista argentina Martha Argerich, legata ad Abbado da un lungo sodalizio artistico che ha conosciuto proprio a Ferrara alcuni momenti memorabili.
Il programma della serata prevede in apertura il Primo Concerto per pianoforte e orchestra do maggiore op. 15, composto tra il 1796 e il 1797 ed eseguito per la prima volta a Praga dallo stesso compositore alla tastiera. Opera della giovinezza, in questo Concerto si trova ancora una marcata influenza di Mozart e Haydn, ma in molti passaggi è già riconoscibile l’inconfondibile personalità musicale di Beethoven.
La seconda parte del concerto ha per protagonista un altro grande compositore tedesco, Felix Mendelssohn Bartholdy, di cui viene eseguita la Terza Sinfonia in la minore op. 56. Quest’opera, composta tra il 1829 e il 1842, è nota anche come Sinfonia Scozzese poiché nacque sull’onda dell’ispirazione seguita al primo viaggio di Mendelssohn in Scozia, un luogo che accese la romantica fantasia creativa del compositore.