Ti aspetta un cartellone ricchissimo di appuntamenti!
Il calendario comprende nove concerti sinfonici, tra cui il concerto conclusivo della residenza dell’Orchestra Mozart e Daniele Gatti, che eseguiranno la Nona Sinfonia di Beethoven. Ma non mancano appuntamenti cameristici e recital pianistici con artisti di straordinario rilievo, oltre agli eventi dedicati alla celebrazione del ferrarese Girolamo Frescobaldi.
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«Cerco di immaginare vari tipi di ascoltatori: uno ha una passione speciale per la musica da camera e scorrendo il nostro cartellone, sottolinea – suppongo con soddisfazione – il concerto del Quartetto Prometeo con lo sconvolgente IV Quartetto di Bartók, e poi quello del Trio di Parma che si trasforma in quartetto per suonare un paio di capolavori del “Musizieren” romantico come i due Quartetti con pianoforte dell’op. 25 e op. 60 di Brahms e prova quindi un fremito di entusiasmo all’idea di ascoltare il Trio di Ravel suonato da Enrico Dindo e dai suoi amici. Ci sarebbe molto altro da segnalare in quella categoria spirituale per eccellenza che è la grande musica da camera, ma ancora più scalpitante è l’attesa per dell’appassionato per i recital pianistici al quale vengono incontro i giovani talenti di Gile Bae, Roberto Giordano e Filippo Gorini e quindi i nomi altisonanti di Marta Argerich, Maria João Pires e Andrea Lucchesini. All’appassionato di musica sinfonica, Ferrara Musica pone l’imbarazzo della scelta: non può certo rinunciare alla Nona di Beethoven con Daniele Gatti, alla Sagra della Primavera con Orozco-Estrada, al Vivaldi dell’orchestra diretta da Jordi Savall, all’Ottava di Dvořák diretta da Ivan Fischer e ai “Quadri di un’esposizione” diretti da Charles Dutoit, che avrà per giunta al suo fianco Martha Argerich col Concerto in sol di Ravel. Continuando a scorrere il cartellone il nostro appassionato, col quale mi sento sempre più solidale, si rende conto che a nessun costo può rinunciare ad ascoltare il clavicembalo che suona Frescobaldi e Bach nel Salone dei Mesi del Palazzo Schifanoia e altrettanto irrinunciabile sarà l’appuntamento coi musicisti e cantori ferraresi che nella Chiesa di San Paolo gli faranno ascoltare la “Messa” di Stravinsky e le “Leçons del ténèbres di Couperin”. A questo punto la mia identificazione con gli ascoltatori è totale e volendo superare l’imbarazzo della scelta, insieme a loro ripeto le parole con cui il duca Orsino inizia “La dodicesima notte”:
“If music be the food of love, play on, Give me excess of it…»
–Enzo Restagno, direttore artistico